COMUNICATO STAMPA (giugno 2008) “VIVERE SCANNO”
IL PERCHE’ DI  UNA COMMISSIONE DI STUDIO PER  DELINEARE
LE POLITICHE DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE


L’esame del Bilancio di previsione nel Consiglio comunale del 6 Giugno u.s. ha  evidenziato per lo smaltimento dei rifiuti una significativa e progressiva crescita dei costi per tutta  la Collettività con una spesa che nel giro di soli 3 anni è più che raddoppiata, giungendo a 327.000 Euro  per il 2008.
Per sopperire alla carenza di progettualità in materia,  su proposta della Consigliera Maria Pia Silla (del Gruppo di minoranza espressione della Lista “Vivere Scanno”) condivisa dal Consigliere Luca Silvani (del Gruppo di minoranza espressione della Lista “Insieme per Scanno”) è stata  costituita una Commissione di studio per  definire ed attuare idonee politiche di sostenibilità ambientale.
 Nel formulare la proposta, la Consigliera Maria Pia Silla ha sottolineato come sia assolutamente necessario favorire lo sviluppo di una cultura ambientale integrata e una sua traduzione in concrete politiche coerenti con i principi di sostenibilità ambientale, in stretta correlazione con lo sviluppo e riequilibrio eco-sistemico del Comune. Obiettivo che pertanto richiede uno studio ampliato a tutte le matrici ambientali: rifiuti, risorse idriche, produzione di energia rinnovabile, piano regolatore del verde abbattimento dell’inquinamento ambientale.
In particolare, in merito alla problematica dello smaltimento dei rifiuti  si è evidenziata l’urgenza di un piano di raccolta integrato che punti alla riduzione dei rifiuti alla fonte, all’incremento della raccolta differenziata, alla introduzione delle migliori tecniche possibili per lo smaltimento ed a nuove forme di gestione dei rifiuti condivise con i Comuni limitrofi.
Il trend di crescita dei rifiuti registrato negli ultimi anni (Negli ultimi quindici anni  i rifiuti solidi urbani sono cresciuti ogni anno del 3% in peso e del 4% in volume) mostra come in mancanza di una progettualità largamente condivisa lo smaltimento dei rifiuti  oltre a divenire estremamente costoso per i cittadini, diventerà un problema serio per l’ambiente.
In sostanza la problematica dei rifiuti costituisce una priorità per il paese (e non solo) sulla quale, nonostante una normativa europea e nazionale sempre più stringente, non sono state attuate efficaci politiche registrandosi una progressiva e continua crescita sia dei costi di gestione che dei quantitativi de rifiuti da smaltire.
Peraltro i dati di Ambiente Italia, mostrano che gli scarti organici sono posizionati al di sotto del 30% del totale e che quelli inorganici riconducibili a: carta e plastica sono ormai prossimi  alla soglia del 40%. Il che mostra come una sia necessaria una politica di gestione dei rifiuti  impegnando tutti (soggetti pubblici e privati) a limitarne la produzione e incentivando il recupero attraverso il riciclaggio e/o produzione di energia.
Le carenze evidenziate (operative e di inadeguatezza e difetto di validazione delle azioni in atto, che sono macroscopiche) impongono a Scanno di costruire con sollecitudine e solerzia una propria politica di smaltimento rifiuti riguadagnando il troppo tempo perduto giungendo, entro l’anno,  ad un piano operativo, frutto di  studi, monitoraggi, progetti di comunicazione e strategie articolate e composite  nonché analisi e caratterizzazione ambientale del territorio.  Un piano da realizzare dopo un attento approfondimento degli aspetti  tecnici specifici coinvolgendo esperti ed in particolare, i cittadini, mediante un Porta a Porta.
L’obiettivo del piano dovrà essere quello di abbattere la “spesa” prevedendo un efficiente sistema di gestione che preveda un passaggio da tassa a tariffa (attualmente solo una quota è coperta dalla tassa sui rifiuti - 227.000 EURO- infatti il Comune ha un ulteriore esborso di 100.00 EURO).
Affinché la Commissione, secondo grottesche e solite consuetudini, non sia percepita come un “opificio di ruoli” e “gattopardescamente” in un affossamento dei punti noti ed evidenti di criticità, dovrà :
- in primo luogo  ad una capillare sensibilizzare dei nostri cittadini circa la necessità di un sistema innovativo per la  raccolta differenziata dei rifiuti;
- e quindi essere concretamente produttiva e funzionale al buon governo dell’ambiente. A tal fine andranno coinvolti esperti qualificati e rappresentanti delle Associazioni ambientaliste che alacremente e laboriosamente operano nel nostro territorio.